MERCOLEDI 20 SETTEMBRE ore 19:30
Presentazione del libro
A LETTO NON SI PENSA AL FUTURO (Ed. Pendragon)
di Lucia Brandoli
Sarà presente l’autrice Lucia Brandoli.
Intervengono Christian Raimo e Giordano Tedoldi
Coppie intermittenti, famiglie implose, amicizie finite nel silenzio. E i traumi della vita (crescita, sesso, morte, marginalità, separazione) che si concretizzano e insieme si astraggono in animali domestici e araldici, o in oggetti quotidiani da pop art: biciclette, tazze, coperte, gelati… A un’occhiata superficiale, i diciotto racconti di A letto non si pensa al futuro potrebbero sembrare un grumo di satelliti avvolti dalla vasta galassia narrativa carveriana. Eppure, a leggere meglio, si vede subito che qui l’ottimo mestiere da short story anglosassone è incrinato al fondo dallo sguardo di un’aforista, di una saggista, e insomma di una scrittrice “concettuale”. E’ lo sguardo che con rarefatta crudeltà annulla i contorni dei paesaggi internazionali e provinciali, lasciando sfumare le une nelle altre le metropoli scintillanti, le campagne abbandonate e le dozzinali periferie padane; lo sguardo che ci descrive con millimetrica esattezza ogni superficie, ogni lineamento e gesto, ma al tempo stesso li annega tutti in un elemento primario equoreo e virtuale. La raccolta di Lucia Brandoli somiglia a un libro di metamorfosi: quelle delle Salmaci e degli Ermafroditi del XXI secolo, che non trovano posto in “nulla nessuno in nessun luogo mai”, e che più inseguono la materia, la fisicità e le membra, più stringono tra le mani gli spettri di un’anedonia, di un’apatia in apparenza irreversibili. A letto non si pensa al futuro ci offre il ritratto nitido quanto doloroso di un mondo dove l’infanzia sa già inutilmente tutto, la maturità non sa più utilmente niente, e i due stati convivono, in una sola casa o in un solo corpo, senza potersi fecondare a vicenda.
Lucia Brandoli (Modena, 1989) è autrice della raccolta di poesie Anello di prova (Raffaelli Editore 2016; prefazione di Marco Sonzogni), del reportage narrativo Exit (Hacca, 2015; prefazione di Andrea Bajani) e dello spettacolo teatrale Giardini. Ha scritto per «Rivista Studio», «Artribune », «Doppiozero», «minima&moralia », «Prismo», «Flash Art Italia» e «Filmidee ». Ha collaborato con «Inutile», «Abbiamo le prove» e «Cadillac Magazine ». Ha studiato architettura a Porto, Berlino, Ferrara e Jodhpur. Traduce. Insegna yoga. Vive soprattutto a Milano. Per Pendragon ha pubblicato i racconti A letto non si pensa al futuro (2017).